Ho cominciato a sviluppare il mio lavoro “Points e Positions” nel 1984.All¹inizio l¹ho visto come una semplice tecnica per mobilizzare i processi energetici, simile alle tecniche di respirazione, agli esercizi volontari, alla formazione di immagini, ecc. Può essere usato in questo modo adattandolo agli standard del lavoro sul corpo orientato in senso (neo)reichiano. Ma via via che la tecnica si sviluppava e il lavoro si approfondiva, ho cominciato a capire che questo approccio poteva offrire molto più di quanto pensassi e mi portò a capire quanto sotto descritto. La tecnica stessa poi divenne secondaria rispetto alla metodologia che ne sviluppai. La tecnica “Points and Positions” è una combinazione di tocco delicato e di lavoro verbale mirato a ristabilire la coordinazione bioenergetica spontanea dell’organismo. Questo lavoro trae origine dalle teorie sull’enegia di Wilhelm Reich ed è stato influenzato dalle tecniche di “Positional release” di Lawrence Jones, dalla comprensione dei tessuti connettivi elaborata da Ida Rolf, dal lavoro sul corpo del Radix di Charles Kelley e dalla terapia della Gestalt di Fritz Perls. Dal punto di vista concettuale, P&P si basa sulla descrizione fatta da Reich del funzionamento della forza vitale e di come questa si trasforma nei comportamenti umani, sia a livello psichico che somatico. Questo metodo utilizza la successiva comprensione di Reich del funzionamento della forza vitale - orgonomia funzionale - che prende distanza dai modelli emozionali, strutturali e psicologici di comprensione del comportamento umano. Il risultato è che viene enfatizzato il funzionamento energetico, ma questo non significa che venga usato semplicemente il modello catartico, spesso abusato e incompreso.