Wilhelm Reich ci ha dimostrato che la corazza muscolare è una reazione di contrazione neuromuscolare dovuta a stress fisico e psichico. Questa contrazione, diventando cronica, porta allo sviluppo del carattere psichico e somatico. Mentre lo stato contrattivo e i suoi effetti negativi sono evidenti, si pone ora la questione di sapere esattamente, che cosa é questa contrazione. Se facciamo un pugno e estendiamo il braccio per più di venti minuti, si vedrà che non riusciremo a mantenere tale posizione senza un training speciale. Ma, secondo la teoria di Reich contraiamo i muscoli per venti anni e più. Come è possibile? Se il processo del contrarre è una attività muscolare, perché il muscolo non si stanca? La teoria reichiana sostiene anche che tramite la contrazione muscolare reprimiamo le nostre emozioni e le tratteniamo per anni. Se questo fosse vero, potremmo tutti andare dal medico e chiedere dei miorilassanti. Tutte le emozioni represse sarebbero liberate e non avremmo bisogno di un lavoro di anni di psicoterapia. Ma sappiamo anche che, quando usiamo miorilassanti, nessuna emozione viene liberata. Che cosa trattiene queste emozioni? Inoltre, il carattere schizoide generalmente non è visto solo come la più contratta di tutte le strutture, ma anche come quella psichicamente più rigida. Sono generalmente magri. Se sono così contratti come trattengono tutte queste emozioni, avendo così poco sviluppo muscolare? Esiste inoltre l'idea che alcune contrazioni nel cervello causano dei disturbi psichici particolari. Ma non ci sono muscoli nel cervello. In che cosa consiste questa contrazione? Reich è dell'avviso che i muscoli contratti alla base del cranio impediscano un flusso aperto di energia nel cervello con il risultato dei disturbi osservati. Anche se questo può essere vero, pensiamo che la contrazione cerebrale cui si riferisce Reich sia di altra natura. Si tratta cioè di una contrazione plasmatica nel tessuto connettivo. Non i muscoli in sé che bloccano ma una contrazione cronica nel sistema plasmatico, come rappresentato nella struttura e nel funzionamento del tessuto connettivo. E la forma più forte e più chiara di questa contrazione è il processo schizoide. Questo scritto si propone di guardare nuovamente, da un punto di vista biologico-funzionale, ai concetti di W.Reich di contrazione plasmatica e corazza muscolare. Troveremo che i processi di contrazione plasmatica e di corazza muscolare, mentre possono sovrapporsi e intrecciarsi, sono essenzialmente differenti e che sono necessari differenti approcci ed interventi. La interrelazione tra muscoli e tessuti connettivi é ben documentata. Però è possibile separare questi due tessuti anatomicamente e funzionalmente differenti e creare una idea più chiara per quello che riguarda la corazza caratteriale -sia fisica che psichica - e di approfondire la nostra conoscenza di come intendere e trattare questi fenomeni.